Gianmaria Testa - Prezioso

11 tracce inedite

dal 18 gennaio 2019 su vinile (anche in ed. lim. de luxe) e CD

Gianmaria Testa è stato il più francese dei cantanti italiani, amatissimo e rispettato in Francia e poi scoperto, accolto e mai abbandonato in Italia. Un uomo “diritto”, com’è stato definito, un artista onesto fino alla ritrosia, un talento purissimo. Autore, compositore, cantante e per sempre anche capostazione, profondamente radicato alle sue Langhe piemontesi eppure con lo sguardo sempre verso l’altro e l’altrove, avrebbe compiuto 60 il 17 ottobre. Scomparso nel 2016, ha lasciato un vuoto incredibile.

Prezioso ” è il nono album dopo l’uscita di “Montgolfières”, il primo lavoro uscito in Francia nel 1995 e solo dopo in Italia, quando oltralpe era ormai un caso discografico. Come un dono finale di Gianmaria Testa, “Prezioso” si compone di undici nuove canzoni registrate per lo più in forma di appunti sonori per voce e chitarra. Tracce pensate fra le mura della casa di Castiglione Falletto o di Alba per album futuri o per altri artisti che spesso chiedevano la sua collaborazione. “Prezioso” è frutto di un raffinato lavoro in studio di registrazione e ha richiesto un notevole sforzo di post-produzione per esaltare e mettere in evidenza l'autenticità e la purezza delle ultime interpretazioni di Gianmaria, pur mantenendo l'intensità e l'emozione di quei momenti così intimi, emozionanti e potenti nei quali per la primissima volta si piantavano i semi di una nuova canzone. Paola Farinetti, moglie di Gianmaria, e Roberto Barillari, ingegnere del suono, presentano questo materiale proprio come se stessimo assistendo, accanto a Gianmaria Testa, alla gestazione di un nuovo disco, come se fossimo testimoni e compagni di un lavoro meticoloso, quotidiano, intimo. Il risultato travolge con la sua poesia e quella che resta è una emozione profonda, il ritrovare un artista dove lo si aveva lasciato che si mescola ad un commiato pieno di affetto. Non c’è sovraincisione, non ci si è lasciati tentare dalla possibilità di arricchire queste annotazioni sonore con sovraincisioni o una produzione invadente: la scelta è stata quella di condividere il lascito di poesia e musica di Gianmaria nella sua versione minimale e potentissima, nella bellezza in fieri di qualche cosa che sarebbe stato.

La copertina dell'album è un'opera originale di Valerio Berruti, amico di Gianmaria, celebrato in Italia per i suoi dipinti che riproducono con tratto lieve il mistero del mondo dell’infanzia: per “Prezioso” una bambina guarda indietro, come se guardasse Gianmaria in lontananza, ma i suoi passi sono rivolti al futuro. Perché anche nella malinconia dell’assenza dobbiamo andare avanti, nutrirci del passato per abbracciare il futuro.

A partire dal brano che apre il disco, “Povero tempo nostro” i registi Silvia Luzi e Luca Bellino, autori, tra le altre cose, di “Il Cratere”, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2017 con grande successo, nonché molto legati a Gianmaria, hanno realizzato un cortometraggio girato al cosiddetto “cimitero delle barche” di Fiumicino che illustra, in immagini e secondo il loro linguaggio artistico, il senso della canzone.

“Prezioso” è disponibile in cd e in due diverse versioni vinile molto raffinate con una stampa particolare tridimensionale che finisce per regalare una vera opera d’arte, da conservare e magari da appendere in casa come fosse un quadro. Una delle versioni vinile è realizzata in edizione de luxe a tiratura limitata da collezione (1000 copie che non saranno più ristampate) con copertina diversa e vinile bianco.

I brani del disco:

Povero tempo nostro è il brano che apre l'album. Questa canzone è stata il punto di partenza del lungo lavoro intrapreso da Paola Farinetti per dare vita e significato all’intero disco. "Era diventato impossibile tenere solo per me questa canzone, era necessario condividerla con quelli che hanno amato e amano Gianmaria", confessa. La canzone parla della Terra, e la evoca in tutti i sensi della parola, è la terra in cui lavoriamo, quella in cui viviamo, il vento delle stagioni, il vento della tempesta che sorge contro coloro che oggi bestemmiano le parole.

 

In questo album sono solo due le canzoni che erano già state pubblicate, ma entrambe e per motivi diversi, non erano state diffuse o davvero poco, in Italia. Questa Pianura è una magnifica interpretazione dell'adattamento di Sergio Bardotti - uscita in una raccolta di Ala Bianca dedicata a questo magnifico paroliere - di "Le plat pays" di Jacques Brel. La tua voce è invece una vecchia canzone di Gianmaria in una versione a due voci con la cantante portoghese Bia Krieger e l'intreccio di queste due voci così diverse dai loro timbri ed estensioni, crea una miscela unica ed emozionante.

Anche senza parlare è una canzone del 2014, scritta per Mauro Ermanno Giovanardi che voleva portarla al Festival di Sanremo dell’anno successivo. E Joe l’ha registrata con un altro arrangiamento e la sua sensibilità per inserirla ne “Il mio stile”, uscito nel 2015. A Sanremo non arrivò mai, era “troppo intellettuale”: ma per Gianmaria era quasi un sollievo.

Una carezza d’amor, Sotto le stelle il mare, Alichino e Dentro la maschera di Arlecchino sono stati originariamente scritti per voce e l'umanità di Paolo Rossi - artista a tutto tondo grande amico di Gianmaria - per diventare parte fondante dei suoi ultimi spettacoli teatrali, L'Arlecchino, il Molière e Rossintesta. Sono tracce, appunti, su cui il fonico Barillari ha fatto un meticoloso lavoro di scavo e recupero, ha cancellato i rumori di fondo e gli inevitabili disturbi di registrazioni casalinghe, ha cercato di bilanciare l’unica traccia di chitarra e voce ed è riuscito a restituire l’umanità e la bellezza della voce, ma soprattutto la pienezza artistica di Gianmaria Testa. Con Post-Moderno Rock, anche questa scritta per Paolo Rossi, Gianmaria scherza e si fa beffe di social network, selfie, l'ultimo modello di smartphone, e descrive un mondo tutto digitale senza ideologia o valori

I brani che chiudono il disco sono tratti da “Italy”, uno spettacolo fra musica e parole, tratto dall’omonimo poemetto di Giovanni Pascoli, che Gianmaria aveva lungamente portato nei teatri italiani accompagnato da Giuseppe Battiston. Merica Merica è una canzone popolare che è stata interpretata anche da Caetano Veloso che Gianmaria cantò accompagnandosi con il dobro e l'armonica. Si sente dietro l'incomparabile voce di Battiston che legge alcune delle lettere piene di nostalgia che gli emigranti italiani scrissero alle loro famiglie che rimasero in patria. X agosto è la versione in musica della poesia popolare di Giovanni Pascoli che tutti abbiamo studiato a scuola, qualche volta a memoria. Gli stessi versi, senza alcun cambiamento, ma con la voce e la musica di Gianmaria acquisiscono forza e energia, restituendo a questa poesia tutta la sua tragica dimensione.

“Prezioso” è questo album postumo, un disco inaspettato, il più prezioso di tutti.

X Agosto

parole di Giovanni Pascoli
musica di Gianmaria Testa
Gianmaria Testa, voce e chitarra

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
1l’uccisero: disse: Perdono;
1e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!