SOLO DAL VIVO

People like me get their start doing lonely battle with a guitar until the varnish wears off the wood and the strings dig burrows into their fingers. Pointers from friends are welcome, but the greater part of the work is a stubborn calling to tame something that you find feral and anarchic. At some point, the solitary work becomes a frontier—and if you cross it, the sickness of song descends upon you. So it was for me—and so, perhaps, it had to be, with a guitar for company and accompaniment. And I would have played and sung just the same, with or without recordings, with or without an audience. For this reason, I feel no stage fright at my concerts. For me, they are encounters to be honored—encounters with people who have come for a reason, with some who have come by mere chance, whom I must not disappoint. Along with Paola, I decided to create a document of this: Of a May evening in Rome, a few friends, and people who came as if to a date.

Gianmaria Testa

Estratti musicali e testi

GIANMARIA TESTA
"Solo dal vivo"

12 Novembre 2009
CD

Brano Titolo Durata
1 “Ladies and gentelmen” Brano e testo
0:31
2 La Nave Brano e testo 1:33
3 Dentro La Tasca Di Un Qualunque Mattino Brano e testo
Video
2:51
4 Il Valzer Di Un Giorno Brano e testo 4:16
5 Un Aeroplano A Vela Brano e testo 3:20
6 Piccoli Fiumi Brano e testo 2:48
7 Comete Brano e testo 3:26
8 Seminatori Di Grano Brano e testo 3:17
9 Forse Qualcuno Domani Brano e testo 5:28
10 Una Barca Scura Brano e testo 3:14
11 Polvere Di Gesso Brano e testo 4:34
12 Il Passo E L’incanto Brano e testo 6:17
13 3/4 Brano e testo 4:13
14 Al Mercato Di Porta Palazzo Brano e testo 2:48
15 Ritals Brano e testo 4:46
16 La Nostra Città Brano e testo 2:10
17 Sei La Conchiglia Brano e testo 2:30
18 Avrei Voluto Baciarti Brano e testo 0:55
19 Gli Amanti Di Roma Brano e testo 3:19
20 Biancaluna Brano e testo 3:46
21 Come Al Cielo Gli Aeroplani  Brano e testo 2:42

Production: Paola Farinetti - Produzioni Fuorivia
RecordedAuditorium Parco della Musica di Roma (Teatro Studio) il 3 May 2008 except “Come al cielo gli aeroplani” recorded: Fonoprint, Bologna (Italia) by Roberto Barillari – adjoined sound engineer Gabriele Rocchi (6 October 2008)
Mixed Fonoprint, Bologna (Italia) by Roberto Barillari - adjoined sound engineers : Giovanni (Kikko) Pintus e Gabriele Rocchi (September-October 2008)
Mastering: Fonoprint, Bologna (Italia) by Maurizio Biancani – adjoined sound engineer : Gabriele Rocchi November 2008
Graphic project: Danilo Manassero
CD cover: graphic concept from a photo of Ralf HeinemannBooklet’s cover: graphic concept from a photo of Ralf Heinemann
Cover’s back: foto di Karl Heinz Schmitt (www.piecesofjazz.de)
Inside photos: Roberto Coggiola, Paolo Soriani, Gianni Ansaldi, Roberto Coggiola, Daniela Crevena
French translations: Danièle Valin
German translations: Michael Blümke
English translations: Marion Lignana Rosemberg
thanks to: Fondazione Musica per Roma and notably to Carlo Fuortes and Roberto Catucci.
thanks to Flavio Severini.
Produzione e Management: Produzioni Fuorivia – Alba – Italiainfo@produzionifuorivia.itwww.produzionifuorivia.it info@gianmariatesta.com - www.gianmariatesta.com

Il Viaggio

Dentro l'acqua di questo torrente
così limpida e veloce scenderò
fino a quando la mia montagna
fino a dove questa montagna
si farà pianura
molto lontano da questo cielo
così vicino che lo puoi toccare
fino al punto esatto
fino al punto dove
il fiume accarezza il mare
Ma chissà
dove il fiume incontra il mare

Tutte le stelle di questa montagna
così piccole e vicine saluterò
fino a quando dalla pianura
fino a quando non potranno
più sentire
e sarò lontano da questo cielo
così lontano da non poterci tornare
molto vicino al punto
al punto esatto dove
il fiume accarezza il mare
Molto vicino al punto
molto vicino a dove
il fiume incontra il mare

Ma chissà
dove il fiume incontra il mare

Rrock

Ma non era così
che mi avevano detto il mare
no non era così
e poi tanto di notte
cosa vuoi mai vedere
quì c'è uno che grida
che dice ch'è tardi
e bisogna partire
qui c'è uno che grida
e si deve partire
e mio padre non c'è
è rimasto da solo a masticare la strada
perchè dice che tanto
sarà guerra comunque
e dovunque si vada
l'ho lasciato alla porta di casa
che sputava per terra
come fosse un saluto
l'ho lasciato che sputava per terra
come se fosse un saluto

ma non era così
che mi credevo di andare
no non era così
come un ladro, di notte
in mano a un ladro di mare
e mio padre alla porta di casa
che guardava per terra
come se avesse saputo e mio padre che guardava per terra
come se avesse saputo 

La Nave

Che bella luna
Io me ne vado però
Cercando sull′arena
Che cosa non lo so
Perché così lontana
La nave dei sogni va
Mia stella brutta e buona
Uccidimi o falla tornare
Uccidimi o falla tornare
Stella
Stella
Stella

Dentro La Tasca Di Un Qualunque Mattino

Dentro la tasca di un qualunque mattino
dentro la tasca ti porterei
col fazzoletto di cotone e profumo
col fazzoletto ti nasconderei...
Dentro la tasca di un qualunque mattino
dentro la tasca ti nasconderei
e con la mano, che non veda nessuno,
e con la mano ti accarezzerei

Salirà il sole del mezzogiorno passerà alto sopra di noi
fino alla tasca del pomeriggio
ti porto ancora
se ancora mi vuoi

Salirà il sole del mezzogiorno
e passerà alto, molto sopra di noi,
fino alla tasca del pomeriggio
dall'altra tasca ti porto
se vuoi

Dentro la tasca di un qualunque mattino
dentro la tasca ti porterei
col fazzoletto di seta e profumo
col fazzoletto ti coprirei

Dentro la tasca di un qualunque mattino
dentro la tasca ti nasconderei
e con la mano, che non veda nessuno,
e con la mano ti saluterei e con la mano, ma che non veda nessuno,
con questa mano ti saluterei.

Il Valzer Di Un Giorno live

Tutto è già qui
anche se non si vede
tutto è già qui
nascosto tra le pieghe
e se ci stupirà
sarà soltanto come
come certe novità che sapevamo già

Tutto è già qui
l'adesso e l'indomani tutto è già qui
i torti, le ragioni
le grandi verità
e le speranze vuote
la voce che non sa per chi si spenderà

Ma oggi che era un giorno come tanti
hai preso le mie mani
e poi le hai messe sui miei fianchi
e io che ballare non l'ho fatto proprio mai
mi sono perduto in un valzer
che gira per noi

Tutto è già qui
nell'ombra delle cose
l'amore che verrà
le partenze e poi le attese
tutto è già qui
anche se non si vede
tutto è già qui e non si lascia dire
Ma oggi che era un giorno come tanti
hai preso le mie mani
e poi le hai messe sui tuoi fianchi
e io che ballare non l'ho fatto proprio mai
mi sono perduto in un valzer
che gira per noi 

Un Aeroplano A Vela

Un transatlantico di carta ti regalerò
quando dovrai partire
e un capitano con le mani lo navigherà
da questo ad un altro mare
un transatlantico di carta ti regalerò
e un aeroplano a vela
ed un pilota con gli occhiali lo piloterà
da questo a un altro cielo

E un canarino canterino addomesticherò per le giornate scure
di quando il mare e il cielo dicono di no
e non si può viaggiare

Una bandiera senza segni ti regalerò
quando dovrai partire
e il vento forte di levante la sventolerà
che si potrà vedere
una bandiera senza segni ti regalerò
e una clessidra d'oro
quando la sabbia del deserto la trascorrerà
ti potrai riposare

E un canarino canterino addomesticherò
per le giornate scure
di quando il vento e il tempo dicono di no
e non si può tornare

Piccoli Fiumi

Ah certi piccoli fiumi di bassa pianura
che arrivano dritti nel mare
e chissà se si accorgon di niente
o si lasciano semplicemente arrivare
assomigliano a certe tristezze
che senza preavviso
allagano i laghi del cuore
e alla solita acqua ci mischiano un'acqua
che arriva da non si sa dove
E ti ho incontrata sperduta
che non c'era più niente da dire
neanche l'ombra di un mezzo saluto
in quegli occhi che pure
mi avevan guardato guardare
non importa quanto tempo è passato
ce ne siamo lasciate noi due
di tracce sul cuore
che nessuna tristezza dovrebbe da sola
dovrebbe poter cancellare

E son ritornato qui
in verità,
per contraddirti
e non mi allontanerà questo silenzio
e la distanza di una giacca abbottonata
sono tornato qui
perché si fa di rincontrarsi
e non mi scoraggerà
nemmeno il vuoto che ci piglia e che non ci fa più meraviglia
sono tornato qui perché...
certi piccoli fiumi di bassa pianura
che arrivano dritti nel mare
io lo so, non si accorgon di niente
ma si lasciano semplicemente
arrivare 

Comete

Faccia attenzione signore
c'é una luna che cade stasera
e ci potrebbe colpire
o quantomeno scavare una buca profonda
così larga e profonda
da non poterci passare
Se alza gli occhi signore
fra una nuvola e l'altra
sotto l'ultima stella del carro
si dovrebbe vedere che si stacca dal nero di pece
e veloce incomincia a cadere
E se restiamo in silenzio, fra poco
dovremmo sentirne il rumore
sul frastuono di passi e vetrine
come un lungo richiamo
il rumore

Lei sorride signore
ma io certe notti ne ho viste anche cinque
di lune cadere
scintillanti più dei fuochi d'agosto
sradicare foreste
o ribollire nel mare
e di altre ancora ho sentito soltanto parlare
da gente distratta alle cose di sempre
ma molto più attenta alle cose del cielo
di me

Lei capisce signore una luna che cade
non é un fatto da potersi tacere
che trasforma una notte qualunque in un sogno
e in un grido
questo nostro parlare
se soltanto mi stesse a sentire
se soltanto un minuto
senza chiudere gli occhi
rimanesse anche lei qui con me, adesso
a guardare

Perché c'é una luna che cade stasera
attenzione signore ci potrebbe colpire
o quantomeno scavare una buca profonda
ma così larga e profonda
da non poterla
da soli
passare

Seminatori Di Grano

Sono arrivati che faceva giorno uomini e donne all'altipiano
col passo lento,silenzioso,accorto
dei seminatori di grano
e hanno cercato quello che non c'era,fra la discarica e la ferrovia,e hanno cercato quello che non c'era,dietro i binocoli della polizia
e hanno piegato le mani e gli occhi al vento
prima di andare via

fino alla strada e con la notte intorno
sono arrivati dall'altipiano
uomini e donne con lo sguardo assorto dei seminatori di grano e hanno lasciato quello che non c'era alla discarica e alla ferrovia e hanno lasciato quello che non c'era agli occhi liquidi della polizia
e hanno disteso le mani contro il vento che li portava via

Forse Qualcuno Domani

Forse qualcuno domani dimenticherà
Alla porta di casa una luce
dimenticherà
Accesa alla notte, accesa anche al giorno che arriva
Accesa alla notte e inutile al giorno che passa
che una luce di giorno è accesa soltanto chi guarda

Forse qualcuno domani
dimenticherà
alla porta di casa una voce dimenticherà che parla alla notte
e parla anche al giorno che arriva
che parla alla notte
e il giorno che passa confonde
che una voce di giorno si spegne se nessuno risponde

Strum.

Forse qualcuno domani dimenticherà
Alla porta di casa il suo nome dimenticherà
perduto alla notte e perduto anche al giorno che arriva
perduto alla notte e al giorno che passa e consuma
perchè un nome è perduto per sempre se nessuno lo chiama

Strum.

Una Barca Scura

In fondo al mare canta
una sirena
Tutta la notte canta
e canta piano
per chi la vuol sentir
si sente appena
In fondo al mare canta
una sirena
E in mezzo al mare va
una barca scura che ha perso il vento perso
dalla sua vela
e chi la sta aspettar
la aspetta ancora
In mezzo al mare va
una barca scura

In fondo al mare
In fondo al mar profondo
Ci lascio il canto mio che nn consola
per chi è partito e si è perduto al mondo
In fondo al mare
In fondo al mar
In fondo 

Polvere Di Gesso

Io ogni mattina ascolto l'alba
e la sera il tramonto
e tutto il rumore che fa
e poi per ogni giorno che passa
faccio un segno su un muro
di questa città
perché non è il tempo che mi manca
e nemmeno l'età
Io ogni mattina quando parto
lascio aperta la mia porta se qualcuno verrà
e poi metto polvere di gesso
sul pavimento di casa
per i passi che farà
perché quando c'è una porta aperta
di sicuro prima o dopo si sa

Io ogni sera quando torno
lascio delle tracce bianche
sulla polvere che sa
che qui non ci viene mai nessuno
e nemmeno per oggi
non ci sono novità
e poi richiudo la mia porta
per la notte e per il freddo che ci fa

Io ogni mattina ascolto l'alba
e la sera il tramonto
e tutto il rumore che fa
e poi per ogni giorno che passa graffio un pezzo di muro
di questa città
perché non è il tempo che mi manca
e nemmeno l'età

Il Passo E L’incanto

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3/4

Volevo tenere per te,
la luna del pomeriggio.
Volevo tenerla per te,
perchè sola com'è solo il coraggio.
Volevo tenere per te,
la luce di quando fa giorno
e volevo che fosse per te
anche l'attesa che diventa ritorno...
E volevo tenere per te
la piu' vera di tutte le rose, volevo tenerla per te,
come tutte le cose...
come tutte le cose.

Volevo tenere per te,
una sola di tante stagioni,
ma volevo che fosse per te
per te sola e tutti gli altri di fuori.
E volevo che fosse per te
anche l'ultimo fiato sospeso.
Volevo tenerlo per te,
questo fuoco che è acceso...
questo fuoco che è acceso.

Volevo tenere per te,
la luna del pomeriggio.
Volevo tenerla per te,
perchè sola com'è solo il coraggio.
E volevo tenere per te
la piu' vera fra tutte le rose volevo tenerla per te
come tutte le cose...
come tutte le cose...
come tutte le cose.

Al Mercato Di Porta Palazzo

Al mercato di Porta Palazzo fanno la fila, fanno la fila
le femmine da ragazzo fanno la fila, fanno l'andazzo.
E si lasciano indovinare sotto le gonne, sotto le gonne.
E si lasciano indovinare sotto le gonne, le gonne nere.
E sopra il molo del caricamento fanno la coda, fanno la coda
gli uomini da bastone fanno la coda sul cemento.
E si lasciano perquisire sotto le giacche, sotto le giacche.
E si lasciano perquisire sotto le giacche da ricucire.
Ma una mattina di luna d'inverno c'era la neve, c'era la neve
sulla piazza succede un inferno e tutti a chiedersi: “e come e dove”. Dalla coda del caricamento qualcuno grida, qualcuno grida
sulla piazza di Porta Palazzo fra le ragazze si rompe la fila.
E ce n'è una sdraiata per terra sopra la neve che svapora,
ce n'è una sdraiata per terra e tutte le altre le fanno corona.
E alle 7 e 45 era già nato era già fuori,
alle 7 e 45 l'hanno posato sul banco dei fiori.

“Mi favoriscano un documento”, dice la guardia appena che arriva
trafelata dal caricamento per vedere che succedeva.
“Favoriscano un documento e anche qualcosa da dichiarare
questo è un caso di sgravidamento sul suolo pubblico comunale”.
Ma documenti non ce ne sono e neanche qualcuno che dica niente,
solo la gente che tira e che spinge attorno ai garofani e alle gardenie.
Documenti non ce ne sono e quasi più niente da documentare,
solo che un giorno di luna d'inverno tutta la piazza ha voluto il suo fiore.

Ritorna la coda dal caricamento, torna la fila, torna l'andazzo
degli uomini da bastone, delle femmine da ragazzo,
che si lasciano perquisire sotto le giacche, sotto le giacche,
che si lasciano indovinare sotto le gonne, le gonne nere.